Questa storia parte dal territorio di San Lazzaro al tempo dei Romani e arriva fino a... Londra!
Aveva sotterrato tutti i suoi averi, sicuro che sarebbe potuto tornare in qualsiasi momento a riprenderseli. I risparmi di una vita! Ben 15 monete d’oro che aveva faticosamente messo insieme, a cominciare da quando nel 31 a.C. – militando nella legione VI di Marco Antonio – aveva ricevuto come paga un bell’aureus fatto coniare appositamente dal leader politico per ricompensare le truppe appena prima della battaglia di Azio.
Si sa come andarono le cose: Antonio fu sconfitto da Ottaviano, destinato ad assumere il potere e a diventare primo imperatore di Roma, e i congedati con onore si ritirarono in gran parte a vita privata. Alcuni di essi si stabilirono a Bononia. A lui toccò un fiorente podere a Colunga e qui terminò probabilmente l’esistenza. Ma il suo gruzzolo era destinato a rimanere nascosto fino a quando nell’Ottocento fu scoperto casualmente dal mezzadro che lavorava gli stessi campicelli. La moneta più bella, quella più rara, quella ricevuta ad Azio fece subito gola ai collezionisti e dopo una serie di passaggi di mano è finita al British Museum, dove né è ricordata la provenienza da San Lazzaro di Savena.
Chi l’avrebbe mai detto che al legionario senza nome sarebbe toccato in sorte non di riavere il suo tesoro, ma un eterno ricordo e un fantastico viaggio attraverso il tempo da Colunga a Londra!
[photo by courtesy of The British Museum London]