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panoramica slide

glirariumStrano a dirsi, ma in verità al tempo dei Romani non era così inconsueto...
Nel territorio di San Lazzaro è specialmente nella zona collinare sopra la via Emilia che si concentrano numerosi punti abitati a carattere sparso, corrispondenti a edifici rustici con destinazione sia residenziale che produttiva e a piccoli agglomerati rurali.
La produzione cerealicola rappresentava il fattore economico principale e spesso le testimonianze archeologiche rivelano un certo benessere goduto dai proprietari di queste grandi fattorie o ville rustiche. A volte però si trovano reperti un po' particolari...
È il caso di un 'glirarium' rinvenuto nella fattoria di Roncadello di Sotto, che testimonia la pratica di una particolare forma di allevamento di animali destinati alla tavola: i ghiri.
Il grande dolio ha proprio questo scopo: all'interno del recipiente, areato grazie a una serie di fori, gli animaletti destinati all'ingrasso potevano muoversi lungo alcuni camminamenti e cibarsi in piccole vaschette sotto l’orlo del vaso.
La gastronomia romana conosceva infatti diverse ricette per cucinare questo roditore, il cui successo culinario durò per parecchi secoli, fino a quando in epoca tardo-imperiale questa abitudine alimentare decadde definitivamente.