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Il Museo della Preistoria "Luigi Donini"  di San Lazzaro di Savena nasce e si sviluppa in stretta e profonda conessione con un territorio ineguagliabile sotto il profilo delle evidenze naturalistiche e archeologiche: l'Appennino bolognese.

Suo titolare è il Comune di San Lazzaro di Savena, che lo ha rifondato e riaperto al pubblico nel 1985.

Il Museo illustra, attraverso un’esposizione ricca di suggestioni, due tra le più significative realtà di quest'area: l’ambiente, inteso come insieme di valori naturalistici e paesaggistici al cui centro si collocano gli affioramenti dei Gessi Bolognesi, e le testimonianze del primo popolamento umano.

I reperti esposti, tutti di provenienza locale, raccontano di un tempo remoto, quando le vallate del Savena, Zena e Idice erano popolate da grandi animali adatti a ecosistemi diversi dall'attuale, da uomini cacciatori e raccoglitori e, con il passare dei millenni, dalle prime comunità stanziali.

Fra le collezioni più importanti e di alto valore scientifico spicca quella del deposito preistorico e paleontologico della Cava Filo, un sito  che fa parte dell'’evidenza paesaggistica "Carsismo nelle Evaporiti e Grotte dell’Appennino Settentrionale" inserita nella Lista del Patrimonio mondiale UNESCO.

Il Museo è accreditato al Sistema Museale Regionale dell'Emilia-Romagna e aderisce al Sistema Museale Nazionale.

 

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